Bob Marley nacque a Nine Mile, nella parrocchia civile di Saint Ann, in Giamaica, il 6 febbraio del 1945 da padre britannico e madre giamaicana.
Morì a soli 36 anni a Miami stroncato dal cancro.
Nella sua breve esistenza ha avuto il merito di portare alla ribalta planetaria il Reggae, genere musicale nato dal mischiarsi dello ska, originario dell'isola caraibica, con la musica e la cultura africane patrimonio degli schiavi arrivati durante la colonizzazione inglese.
Nel 1967 Marley si convertì dal Cristianesimo al Rastafarianesimo.
Con i suoi Wailers, band composta tra gli altri da Peter Tosh, suonò ovunque in giro per il mondo. Nella sua musica si sente la lotta contro l'oppressione politica e razziale e la voglia di unificare tutti i popoli di colore come unico modo per raggiungere la libertà.
L'aspetto politico della sua vita è stato, se possibile, molto più importante di quello artistico.
Marley divenne un leader politico, spirituale e religioso.
Nel 1978 gli fu conferita, a nome di 500 milioni di africani, la medaglia di pace dalle Nazioni Unite.
Nello stesso anno riunì, durante un suo concerto, tutte le diverse fazioni che si combattevano nei sobborghi di Kingston.
La gratificazione maggiore la ottenne nel 1980 quando venne invitato a partecipare alla celebrazione dell'indipendenza dello Zimbabwe.
Le origini
Robert Nesta Marley nacque nel villaggio di Rhoden Hall situato ai piedi della collina di Nine Miles, nella regione di St. Ann's Bay, in Giamaica settentrionale, il 6 febbraio 1945.
Suo padre, Norval Sinclair Marley era un giamaicano bianco di discendenza inglese, nato nel 1895 da genitori originari del Sussex.
Norval era un capitano della marina, oltre che un sovrintendente delle piantagioni, quando sposò Cedella Booker, all'epoca diciottenne giamaicana di colore.
La loro relazione provoca subito uno scandalo, la famiglia di Marley, scoperta l'unione tra Norval e Cedella decide di allontanare e diseredare il figlio.
In un primo momento Norval provvedeva al sostentamento economico della moglie e del figlio, sebbene li vedesse raramente, essendo spesso in viaggio. Poi però prese la decisione di abbandonare Cedella, la sposa nel 1944 e il giorno dopo la lascia e parte definitivamente per Kingston senza dare alla moglie il nuovo indirizzo, così Cedella rimarrà da sola senza sostentamento e incinta.
I due si rivedranno solo una volta in occasione della nascita di Bob.
Bob aveva appena 10 anni quando il padre morì a causa di un infarto nel 1955, all'età di 60 anni.
Bob aveva appena 10 anni quando il padre morì a causa di un infarto nel 1955, all'età di 60 anni.
Norval Sinclair Marley
Cedella nonostante tutto non colpevolizzerà il marito, così infatti disse:
Bob, invece, conserverà sempre un senso di rifiuto verso il padre
"Non ho mai avuto padre. Mai conosciuto. Mia madre ha fatto dei sacrifici per farmi studiare. Ma io non ho cultura. Soltanto ispirazione. Se mi avessero educato sarei anche io uno sciocco".
Agli inizi degli anni cinquanta Cedella decide di lasciare Rhoden Hall per andare in città, all'inizio il padre Omeriah si oppone con decisione ma successivamente prende atto della forte volontà della figlia di trasferirsi. Le suggerisce soltanto, per il bene di suo figlio, di far terminare a Bob la scuola a Rhoden Hall. Intanto la madre si trasferisce a Trenchtown, un sobborgo di Kingston, la capitale della Giamaica, e Bob la raggiungerà due anni dopo, all'età di 12 anni.
Degrado e disperazione caratterizzano questa parte della città, le condizioni di Trenchtown verranno descritte da Bob in questo modo
« Trenchtown non è in Giamaica, Trenchtown è ovunque, perché è il luogo da cui vengono tutti i diseredati, tutti i disperati, perché Trenchtown è il ghetto, è qualsiasi ghetto di qualsiasi città... E se sei nato a Trenchtown, non avrai la benché minima possibilità di farcela »
Robert fu vittima di pregiudizi razziali da giovane, a causa delle sue origini razziali miste, ed affrontò la questione della sua identità razziale durante tutta la sua vita. Una volta disse
"Mio padre era un bianco, mia madre nera, io sono in mezzo, io sono niente" - era la sua risposta preferita quando gli domandavano se si sentisse un profeta o un liberatore - "tutto quello che ho è Jah. Così non parlo per liberare i bianchi o i neri, ma per il creatore".
PAGINA IN COSTRUZIONE